Retinyl Acetate

Acetato di Retinile

Acetato di retinile

L'acetato di retinile è unestere retinilico, ovvero è una forma di riserva di vitamina A che deve subire una conversione enzimatica in acido retinoico prima di diventare biologicamente attiva. Viene creata combinando il retinolo con l'acido acetico, rendendolo più stabile del retinolo libero e consentendo una migliore durata della formulazione nei prodotti per la cura della pelle.

Simile aPalmitato di retinile, Il Retinil Acetato è più delicato sulla pelle, il che lo rende ideale per i principianti o per le persone con pelle sensibile. Tuttavia, a causa dei suoi molteplici passaggi di conversione, è meno potente del retinolo, della retinaldeide e dell'acido retinoico, il che significa che i risultati visibili impiegano più tempo a comparire.

Nonostante la sua natura più delicata, il Acetato di Retinile fornisce comunque benefici anti-invecchiamento supportando la produzione di collagene, promuovendo il rinnovamento cellulare e migliorando il tono della pelle nel tempo. Tuttavia, come tutti i derivati della vitamina A, aumenta la fotosensibilità, richiedendo l'uso di una protezione solare ad ampio spettro durante il giorno.

Conoscendone il percorso di conversione, la stabilità e i limiti, i consumatori possono stabilire se l'acetato di retinile è la scelta giusta per le loro esigenze di cura della pelle o se necessitano di un retinoide più potente per risultati più rapidi.

Acetato di Retinile

Nome comune

Acetato di Retinile

INCI

Acetato di Retinile

Processo di Estrazione o Produzione

Il Acetato di Retinile è un estere retinilico, una forma di riserva di vitamina A che deve subire una conversione enzimatica prima di diventare biologicamente attiva. Viene sintetizzato esterificando il retinolo (vitamina A1) con acido acetico. Questo processo:

  1. Stabilizza la molecola, rendendola meno soggetta all'ossidazione rispetto al retinolo libero.
  2. Ne aumenta la conservabilità, facilitandone l'incorporazione nelle formulazioni di cosmetici e integratori alimentari.
  3. Riduce il potenziale di irritazione poiché rilascia lentamente l'acido retinoico attivo nel tempo.

Fonti

  • Fonti naturali: si trovano nell'olio di fegato di pesce, nei latticini e nei tuorli d'uovo.
  • Produzione sintetica: comunemente prodotto per l'uso in formulazioni per la cura della pelle e integratori alimentari.

Paese di Origine

L'acetato di retinile viene prodotto commercialmente in Europa, Nord America e Asia, e la produzione è principalmente focalizzata su applicazioni cosmetiche e farmaceutiche.

Funzione

  • Precursore dell'acido retinoico: l'acetato di retinile deve convertirsi in retinolo, poi in retinaldeide e infine in acido retinoico per diventare biologicamente attivo.
  • Proprietà anti-invecchiamento delicate: supporta la produzione di collagene, aiutando a ridurre linee sottili e rughe.
  • Antiossidante: aiuta a proteggere la pelle dallo stress ossidativo e dai danni dei radicali liberi.

Proprietà

  • Maggiore stabilità: più stabile del retinolo, il che lo rende meno suscettibile alla degradazione causata dalla luce e dall'aria.
  • Richiede più fasi di conversione: deve subire tre trasformazioni enzimatiche prima di trasformarsi in acido retinoico attivo.
  • Minore potenziale di irritazione: l'acetato di retinile è più delicato del retinolo, della retinaldeide o della tretinoina, rendendolo adatto alle pelli sensibili.

Conversione Enzimatica in Acido Retinoico

L'acetato di retinile è di per sé biologicamente inattivo e richiede una conversione enzimatica nella pelle per trasformarsi in acido retinoico, la forma che si lega direttamente ai recettori dell'acido retinoico (RAR) e innesca i processi di rinnovamento della pelle.

Percorso di conversione passo dopo passo:

  1. Idrolisi (enzima retinil estere idrolasi):
    • Acetato di retinile (C22H32O2) → Retinolo (C20H30O)
    • Questa reazione avviene nell'epidermide ed è catalizzata dagli enzimi retinil estere idrolasi.

  2. Ossidazione (enzima retinolo deidrogenasi):
    • Retinolo (C20H30O) → Retinaldeide (C20H28O)
    • Questo passaggio, che avviene nei cheratinociti (cellule della pelle), è catalizzato dagli enzimi retinolo deidrogenasi (RDH).

  3. Ossidazione finale (enzima retinaldeide deidrogenasi):
    • Retinaldeide (C20H28O) → Acido retinoico (C20H28O2)
    • Questo passaggio è catalizzato dagli enzimi retinaldeide deidrogenasi (RALDH), che attivano il retinoide per il rinnovamento e la riparazione della pelle.

Poiché l'acetato di retinile richiede tre conversioni enzimatiche prima di diventare attivo, è molto meno potente del retinolo, della retinaldeide o della tretinoina (l'acido retinoico stesso).

Benefici

  • Migliora la luminosità della pelle e riduce l'iperpigmentazione.
  • Riduce al minimo le linee sottili e le rughe con un uso costante e prolungato.
  • Rischio di irritazioni ridotto, il che lo rende un'opzione ideale per i principianti o per chi ha la pelle sensibile.
  • Le proprietà antiossidanti aiutano a neutralizzare i radicali liberi, proteggendo dai danni ambientali.

Controindicazioni e Precauzioni

  • Meno potente della retinaldeide e dell'acido retinoico, il che significa che i risultati impiegano più tempo per comparire.
  • Sensibile ai raggi UV: deve essere conservato in un imballaggio opaco e ermetico per evitarne il degrado.
  • Aumenta la sensibilità della pelle alla luce solare: è essenziale usare quotidianamente una protezione solare ad ampio spettro. Meglio applicarla durante le routine serali.
  • Se ne sconsiglia l'uso durante la gravidanza, poiché i retinoidi possono interferire con lo sviluppo fetale.

 

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  • Nato in Italia 🇮🇹 Fatto a Detroit

    Formule Italiane Efficaci

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